Sottile, elegante, essenziale.
La forma esprime il suo significato.
Questa leggerezza è una poesia di scultura, fatta di gesti calibrati, di pensieri divenuti reali.
Innalza la forma, l'allunga a braccia tese verso il cielo.
Sembra prima radunare gelosa un mistero, poi lo offre in dono a coloro che vorranno accoglierlo, senza misura e ripensamenti.
Si può dire un equo scambio.
Orietta Masin è di Cervignano del Friuli (UD) e si avvicina all'arte nel 1992, quando inizia a seguire le lezioni di Nino Perizi alla "Scuola libera di figura" della Galleria d'Arte Moderna Revoltella (TS). Nel '94 prosegue gli studi con Vittorio Porro ed ha l'occasione di accostarsi alla scultura modellando l'argilla.
Intrapreso questo indirizzo, partecipa ai corsi del Gruppo GK72 di Contovello, sotto la guida di Roberto Soave e Mauro Lapel. La sua attività espositiva inizia nel '94, in particolare a Udine, Trieste e Venezia.