La scultura è risultato di un'azione, è volontà di dimostrare il movimento della materia, di trasformare l'apparente durezza della pietra in energia vibrante, perforata da caldi raggi d'emozione.
La luce invade la forma, l'oltrepassa e si espande. Il flusso energetico compie il suo tragitto con la decisione di lucidi zampilli d'acqua che s'infrangono vivaci alle pareti circostanti. Esso scivola, si annida e poi riparte seguendo nuove vie, oltre la materia, cercando un tutt'uno con il cosmo
Vittorio Balcone nasce a Tripoli, in Libia, ma si trasferisce presto a Ragusa (Sicilia), dove compie i suoi studi e si afferma fin da giovane come scultore. Inizia ad esporre nel 1970, partecipando a diverse rassegne d'arte nazionali ed internazionali.
Le capacità tecniche acquisite gli consentono di realizzare opere monumentali su commissione di enti pubblici e privati. Insegna discipline plastiche presso l'Istituto Statale d'arte di Gorizia, città dove da tempo vive e lavora.