Sfumature intense avvolgono quest'opera. Si avvertono i battiti profondi del cuore del soggetto scolpito, la pesante attesa prima del salto, il tentativo che lo fa fremere, il desiderio sperduto di fondersi con chi sa già volare.
Immenso il suo sguardo abbraccia il vuoto: una nuova conquista umana per questo discendente di Icaro. Le mani e i piedi sono fusi con la base, quasi a sancire l'impossibilità da parte dell'uomo di librarsi nell'aria.
Mentre il corvo scruta l'infinito spazio, l'uomo vacilla nell'attesa. Cerca di concentrarsi, il vento lo attira a sé, parte del suo io è già pronto per volare, parte resta saldamente ancorata alla base.
Milena Taneva è nata a Plovdiv (Bulgaria), ma si è poi trasferita a Sofia, capitale bulgara, dove nel 1990 si è diplomata in scultura presso l'Accademia di Belle Arti.
Nel 1992 si è trasferita in Italia ed ha conseguito a Firenze il diploma in scultura all'Accademia d'Arte, ma vari corsi di perfezionamento le hanno dato modo di conoscere anche il legno e la ceramica, oltre alla pietra.
Ha esposto in diverse città europee ed ha partecipato a molti Simposi, vincendo spesso premi prestigiosi.