Un morbido cavallo di Troia innocente nelle sue forme lisce e morbide, avvolto da bendaggi appena accennati, esprime l'inutilità della guerra, sinistra e tragica prima della sua esplosione, disarmante e crudele dopo.
Gli occhi fasciati non permettono di penetrare il mistero di questo regalo infausto, mentre il sorriso seducente, che eclissa un ghigno oscuro, spinge a dimostrargli fiducia. L'occhio scivola con grazia sull'opera, ipnotizzato dalla sua forma regale si perde tra le sue fogge docili e carezzevoli.
Le linee tenere abbracciano l'osservatore, ignaro del pericolo racchiuso all'interno. E' il prima e il dopo di un qualsiasi conflitto.
Choi Sung Chul è originario della Corea del Sud. Si è laureato presso l'Università di Inha, dov'è stato assistente ed ha successivamente conseguito il diploma di perfezionamento in scultura. Attualmente vive a Carrara (MC) e frequenta l'Accademia di Belle Arti, con molti riconoscimenti.
Espone dal 1989 nella terra nativa e dal 1998 in Germania ed in Italia, dove lo scorso anno ha vinto il primo premio al IV Simposio Internazionale di scultura a Marina di Carrara.