La figura femminile è da sempre al centro della ricerca scultorea di Huynh Van Hoang, artista originario del Laos che da oltre quattro decenni vive e lavora in Italia. Alla sua seconda partecipazione al Simposio di Vergnacco - Reana del Rojale, ci propone un'opera cheè la chiara prosecuzione della sua ricerca.
Una figura femminile, dalle linee morbide e sinuose, che nella visione laterale rivela l'arco perfetto di un corpo nel pieno della bellezza giovanile e che, sembra emergere da un basamento squadrato. Le mani sono intrecciate dietro la schiena, le spalle dritte, il capo leggermente proteso verso l'alto e lo sguardo rivolto alla vastità del cielo.
Una figura senza veli che rivela la sua essenza: quella di dea Terra generatrice di vita che, in virtù di quel grappolo maliziosamente collocato all'altezza dei fianchi sposta il concetto su di un piano più strettamente legato alla terra e al territorio. Un richiamo alla fonte di vita, ma anche - come sottolinea l'artista - un omaggio al Friuli, terra di uve e vini di grande pregio, che ne hanno portato il nome in tutto il mondo.
La pietra Grigio carnico, dalle splendide venature, magnificamente evidenziate dal lavoro di Van Hoang regalano all'opera una sorta di “vestito” che ne esalta la bellezza delle forme e la leggerezza dei volumi.
Nato a Vientiane nel Laos, dal 1979 vive in Italia. Frequenta l'Istituto d'arte Passaglia di Lucca e dal 1990 si dedica a lavorare la pietra, partecipando a mostre collettive e presentando esposizioni personali in diverse città italiane. Dal 1996 per perfezionare la tecnica di lavorazione del marmo, lavora nello studio Leonardi a Querceta, dove incontra scultori e artigiani di diverse parti del mondo.
Dal 1999 inizia a partecipare a simposi internazionali di scultura in Italia, in Argentina, in Francia, in Spagna, in Ungheria e in altri Paesi del mondo. Numerose sue opere appartengono a collezioni private con sede in Italia e all’estero. Predilige l’arte figurativa e per le sue capacità tecniche viene spesso segnalato e apprezzato da pubblico e critica.