E' una struttura severa quella che Abdulkarem ha estratto dalla pietra piasentina, severa e complessa, come la vita.
Le linee conducono ad un percorso obbligato, niente vie di fuga.
All'inizio della strada scavata nella pietra vengono posti inciampi, scalini che comunque non interrompono la linearità né l'accesso. Lo sguardo sale continuamente, accompagnato e non interrotto da sinuosità vagheggianti tracce di architettura moresca, alti e bassi armonicamente accostati, mai separati dalla struttura principale.
E' la struttura della vita, che ti porta in alto solo se la vivi. Avrai inciampi, stanno lì per superarli. Ogni giorno ti porterà alti e bassi, positività e negatività, non aspettarti una strada senza ostacoli. Approfitta della tempesta per liberarti. Sali sempre, nella salita sta la speranza, la discesa è più facile ma alla fine ti ritroverai nell'abisso del rancore.
Ha scritto un saggio: “ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell’ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.”
Sono parole di Tiziano Terzani, le vorrei dedicare agli occhi stupiti da bambino felice ed al sorriso tenero di quell'uomo generoso e buono che fu Sergio Mazzola.
Bianca Minigutti
Nato in Oman, ha iniziato la sua formazione artistica laureandosi nel 2009 in Arte e Scultura presso la Sultan Qaboos University di Al Khou- dh. Inizia ad esporre già nel2006, vincendo spesso premi e riconoscimenti.
Le sue opere sono presenti in istituzioni governative, in collezioni private e presso l’Università di Cardiff nel Regno Unito. Partecipa a Simposi internazionali di scultura in vari Paesi del mondo.
È membro dell’OSFA, Omani Society for Fine Arts, dell’associazione Youth Art Studio e della Sohar Art House Foundation.