E' l'arcaicità nordica in cerca di un proprio futuro. All'aprirsi di un nuovo millennio Adami s'interroga sulla possibile esistenza di una nuova classicità, che sappiamo proporre secondo stilemi moderni quei canoni e quelle lezioni estetiche che i Greci, per esempio, avevano circoscritto nel concetto di sezione aurea e nel calcolo delle proporzioni.
La donna di Adami è ieratica, capace di avvolgere un nucleo implicito di forza di cui la pietra, a volte lucida a volte opaca, trasuda. La verticale ne suggerisce l'imponenza la veglia costante, attenta dell'essere.
Domenico Adami vive e lavora a Ravascletto ed è nato a Cercivento, tipico paese carnico ricco di cultura e tradizioni popolari da sempre molto care a Adami.
L'artista ha saputo trarne motivo di studio e ricerca per la sua scultura, legata inscindibilmente alla terra natale, ma che reca anche i segni di un'elaborazione profonda e consapevole.
Inizia ad esporre già nel 1973, anno in cui realizza una personale a Lignano (UD) per poi continuare in altre città italiane ed estere con crescente successo.